L'identità in un soggetto con #schizofrenia (S) è descritta in #Psichiatria come disintegrata o fragile. Le evidenze di neuroimaging mostrano aree di sofferenza specifica nella #corteccia del #cervello.
Queste aree non corrispondono affatto alle differenze riscontrate nelle persone #Transessuali (T) dove invece è il #diencefalo e la distribuzione della materia bianca a fare la differenza.
Non esistono differenze epidemiologiche di incidenza di S nelle persone T, ma quelle persone T con S esistono e rappresentano un problema epistemologico per gli #Psichiatri.
Gestire la #personalità di chi soffre di S è un fatto che implica la ricostruzione della #identità.
In questo studio su un singolo caso l'autore si interroga su questa fragilità.
https://www.ncbi.nlm.nih.gov/pubmed/18069992
L'autore si interroga sulla tentazione di manipolare il soggetto anche nella sua identità di #genere, ma riflette anche nella considerazione che la varietà di identità di genere, la possibilità di confusione con il #comportamento di genere o con l'#orientamento sessuale siano un fatto più complesso nelle persone con S.
Quest'altro lavoro mostra appunto le differenze del cervello in persone T sane di #mente:
https://sillyolme.wordpress.com/2011/01/08/seeing-the-world-in-grey-and-white/amp/
Le immagini non sono sovrapponibili a quelle del cervello S. Anche in questo caso gli autori si interrogano sul peso dei vari aspetti dell'identità di genere, orientamento sessuale o comportamento di genere nel produrre proprio queste differenze in #neuroimaging.
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