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Queering o non Queering la Sanità?

Vi proponia.o di leggere il dibattito creato da due articoli, con un terzo come controreplica, sul concetto di Queering the Healthcare System.


È un tema molto interessante che spiega anche la difficoltà che esiste nel contestualizzare i termini inglesi, che noi importiamo come univoci e assiomatici, ma che cambiano di significato nel tempo e tra varie nazioni, con l'effetto di un contrasto anche forte tra scienziati o attivisti....



Questo primo articolo propone una operazione di Queering attraverso la Queer Disturbance... della Salute Pubblica nei Paesi a basso reddito che sono i più omo-transfobici.


L'autore è Sudafricano e si sofferma sui problemi della colonizzazione in vari Paesi africani rispetto ai Diritti Civili e Sanitari delle persone LGBTI.



Nella replica piccata due associazioni Londinesi, Rete per i Diritti delle Donne e Alleanza LGB, risponono in modo fortemente contrario all'idea di usare la parola Queer, ancora considerata un'offesa in Inghilterra, ma anche perché contrari alla Teoria Queer rispetto agli effetti sulla sanità (un loro esempio: chi è incinta? Una donna o un maschio?... è più corretto dire una donna o un maschio-trans per evitare confusione con donna-trans e maschio piuttosto che uniformare le persone transgender a uomo e donna causando incomprensioni di comunicazione anche gravi.)



La controreplica sottolinea che il termine Queer non ha più valenza offensiva (in alcuni Paesi come gli USA è usata in modo positivo dalle associazioni LGBTI) ma al contrario è un termine ombrello per indicare l'insieme delle diverse comunità LGBTI.


Inoltre controreplica che non si è mai proposta la Teoria Queer che sarebbe diversa dalla Queer Disturbance.

Capirete che tutto questo discorso dentro una comunità anglofona non ha senso in altre lingue... ma ne dobbiamo prendere atto visto che la comunità anglofona è l'unica che fa ricerca scientifica sulla Salute delle persone LGBTI.


Dobbiamo anche capire come la traduzione impossibile di parole tecniche debba essere fatta modificando il contesto e traducendo il significato in modalità diverse.

Noi abbiamo avuto questo problema con il Sex & Gender Orienteering, che pure se non è perfetto nella nostra ultima variante, che funziona a pacchetti, come nel gioco di carte napoletane, risponde ad una maggiore efficicacia di traducibilità in altri contesti linguistici e culturali e soprattutto permette una maggiore univocità categoriale.






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