Solo il 14% delle survey in Paesi anglofoni, principalmente USA, sulla salute delle persone LGB (#lesbiche talvolta, #gay più spesso, #bisex-solo-cisgender già raramente bisex-partner-di-transgender mai) includevano i tre assi dell'orientamento sessuale:
1) autodefinizione/identità
2) comportomento/agito
3) attrazione/desiderio
https://www.ncbi.nlm.nih.gov/pmc/articles/PMC5404274/
Anche l'arco di tempo è rilevante e i pochi studi solo raramente usavano più parametri:
1) ultimi 30 giorni
2) ultimi 12 mesi
3) ultimi 5 anni
4) Tutto l'arco di vita
Infine il problema della fascia di età su cui si fanno survey sulla salute è quasi solo quella giovane, mentre oltre i 59 anni è spesso elusa del tutto la questione.
Non è possibile così seguire la popolazione LGB per i principali comportamenti a rischio / patologie neuro-cardiovascolari e oncologiche, rispetto ai parametri di inclusione sociale, familiare e lavorativa, se non su base di induzione...
In Italia, nonostante le pressanti richieste di #Amigay, non è previsto nessuno studio epidemiologico sulle persone LGB neanche da parte dell'#ISS.
L'articolo suggerisce di usare almeno due assi (autodefinizione e comportamento) e tre archi temporali (tutta la vita, 5 anni, 30 giorni), ovviamente in ogni fascia d'età e intendendo rispetto solo a maschi e femmine cisgender in modo paritario (cioè valutando a parte le persone interessuali e transgender ed escludendo i partner di persone interessuali e transgender).
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