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Migranti e Covid

Cosa succede ai migranti in tempo di #Covid?

Gli studi scientifici non esistono sulle singole comunità perché non ci sono le risorse attualmente per fare ricerca scientifica adeguata.


Esistono ipotesi strutturali e fatti che una rivista americana riassume così:


1) I migranti #regolari per #lavoro o restano bloccati in Italia, senza lavoro, a meno di essere nei supermercati, sanità, forze armate, o non possono arrivare più per vie legali

2) Aumenta la #povertà dei Paesi che dipendono dal #turismo, in parte questo vale anche per l'Italia, e quindi il bisogno di #migrare, anche dalle aree povere d'Italia

3) Le attuali restrizioni obbligatorie in emergenza potrebbero essere mantenute nei Paesi a #regime sovranista, con #conseguenze economiche globali per l'attivazione di #autarchia in alcuni Paesi in parte o del tutto fuori dal mercato libero globale

4) I #rifugiati non hanno vie d'accesso, sono costretti alla quarantena in condizioni di elevato #pericolo intrinseco alle strutture comuni come prigioni, caserme o ospizi. Se scoppiasse da loro un focolaio aumenterebbe però l'#odio sociale anche verso i rifugiati

5) Aumenta di conseguenza l'arrivo di #irregolari per vie traverse, che sfuggono alla quarantena. La politica dei porti aperti e dei corridoi umanitari è l'unica che garantisce sanità ed economia, ma le politiche sovraniste possono prevalere per panico e produrre effetti opposti


www.csis.org/analysis/five-ways-covid-19-changing-global-migration%3famp


In #Italia abbiamo osservato altri due fenomeni


1) la scomparsa dei migranti per #paura di essere infettati dagli italiani, con un calo produttivo ad esempio in #agricoltura, dove erano abusati dal caporalato

2) l'arrivo di #medici cubani, cinesi, russi e albanesi per supportare il SSN dove è maggiormente in crisi


Entrambi i fenomeni riducono il rischio sanitario e aumentano la #solidarietà con i #miigranti

Nulla sappiamo sui migranti #LGBTI




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