Le Terapie Riparative UCCIDONO attraverso il SUICIDIO.
Sono queste le conclusioni della Metanalisi USA sugli adolescenti Lgbt nota come Progetto Trevor:
https://www.thetrevorproject.org/wp-content/uploads/2019/06/The-Trevor-Project-National-Survey-Results-2019.pdf
Su questo tema in Italia abbiamo ancora il Silenzio Assenso del Ministero della Salute e della Fnomceo sulle affermazioni omofobe di Gandolfini o De Mari, che affermano al contrario che curare l'omosessualità riduca i suicidi degli adolescenti Lgbt, maltrattati perché diversi. Questa è #violenza istituzionale e #omofobia sanitaria.
Dirlo Online è importante perché questo è il principale mezzo di informazione e comunicazione per gli adolescenti oggi:
https://www.wired.com/story/lgbtq-mental-health-digital-outreach/.
Sono proprio i minori/adolescenti Lgbt maltrattati, indotti spontaneamente o costretti con la forza alle Terapie Riparative e poi quelli che vivono comunque in contesti omofobi ad essere le vittime di suicidio. Soprattutto #Transgender o #Effeminati/#Virago, poi #bisessuali, #omosessuali e #lesbiche.
Il #SUICIDIO è una disgrazia evitabile con un comportamento #Gayfriendly da parte del personale sanitario ed una secca condanna di tortura verso chi, in veste di #medico, #psicologo, #infermiere o altro professionista sanitario assuma comportamenti omofobi o transfobi o faccia pressione verso modifiche dell'incoercibile orientamento sessuale o altro comportamento e identità di genere.
Quella degli adolescenti #Lgbt per suicidio è una #strage evitabile sulla base della ricerca scientifica Evidence Based, ma sarebbe bastata la Pietas e perfino solo la pietà, nei casi più ostici. Lo sappiamo già anche dalla storia di Alan Turing, grazie al quale
abbiamo il computer con cui comunicare.
#noterapieriparative
#stopomofobiasanitaria
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