La mancanza di una definizione standardizzata di valori "normali" di laboratorio è la principale sfida affrontata dal personale di laboratorio nel riferire i risultati di #ematologici o #anatomo-#patologici per la popolazione di persone transgender.
https://www.ncbi.nlm.nih.gov/pmc/articles/PMC4985769/#!po=2.23881
L'interpretazione dei dati di #laboratorio, ad esempio, nelle persone #transgender è particolarmente complicata per i test di laboratorio che hanno intervalli di riferimento specifici del sesso, come i test degli #enzimi epatici, della #creatinina e dei livelli di #ematocrito.
Lo stesso vale per le #biopsie su #prostata, #seno, #fegato o #cervice uterina.
Grazie a studi come questo sappiamo che gli intervalli di riferimento di ematologia maschile di cisgender sono appropriati per gli uomini transgender.
Gli intervalli di riferimento di ematologia femminile di cisgender sono appropriati invece per le donne transgender.
https://www.sciencedirect.com/science/article/abs/pii/S0009898119300634?via%3Dihub
Lo stesso problema esiste per le persone #intersessuali e non bisogna dimenticare l'origine #etnica, che pure incide sulla lettura dei dati di laboratorio.
clinchem.2018.292730.full.pdf
Secondo questo altro studio più ampio i cambiamenti si verificano in diversi parametri clinici ma se alcuni valori corrispondono all'identità di genere, altri restano invariati o intermedi ai valori di base rispetto al sesso alla nascita:
1) AST Urea Potassio Glucosio invariato rispetto al sesso alla nascita
2) ALT Bilirubina ALP Sodio secondo il genere in TW, intermedi o inalterati per TM
3) Trigliceridi aumentati e HDL diminuito in TM
4) Albumina e Calcio ridotti in TW
5) Creatinina intermedia in TW
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