Questa enorme ricerca di Sociologia, basata sulla autodefinizione ed autopercezione spiega come in Italia, rispetto agli altri Paesi UE, la capacità di fare Coming Out delle persone #LGBTI sia bassa e la fiducia nel sostegno istituzionale praticamente nullo.
Le persone definite #bisessuali e a seguire #transessuali ed #intersessuali sono quelle che si nascondono maggiormente e che subiscono generalmente maggiori #discriminazioni.
Di conseguenza la visibilità LGBTI è portata avanti soprattutto da persone #gay e #lesbiche il che produce una distorsione della percezione della realtà.
Non è chiaro come si siano autodefiniti i e le partner di persone transgender e intersex perché tutte le autodefinizioni li rendono invisibili. Quindi su di loro non sappiamo purtroppo nulla da questo studio.
Inoltre le definizioni mettono sullo stesso piano orientamento sessuale e identità di genere (una persona transessuale infatti può comunque definirsi omosessuale, etero o bisex) pur lasciando libertà di indicare l'identità prevalente.
La complessità del mondo LGBTI rende quasi impossibile ogni tipo di classificazione anche per autodefinizione.
Lo studio non compara nessun gruppo alla popolazione generale per cui non sappiamo quanto quel valore dato sia importante rispetto al comportamento delle coppie eterosessuali cisgender. Questa differenza è importante perché la #misoginia o la #sessuofobia ma anche la #povertà o il titolo di #studio sono parametri sociali importanti per capire come ridurre anche l'omofobia (lesbo bi trans intersex...).
Lo studio non spiega cosa possiamo fare per migliorare questi parametri. Accettiamo suggerimenti!
Come #Amigay ricordiamo che il #ComingOut migliora il #benessere fisico psichico e sociale.
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