Documento delle Nazioni Unite contro i Minori Gender Variant
- AMIGAY aps
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Questo documento delle Nazioni Unite discute del rapporto tra diritti delle persone transgender, tutela dei minori e garanzia dell’uguaglianza di genere per le donne.
Di fatto affronta le nuove sfide legate alla violenza basata sul sesso contro donne e ragazze, ma, basandosi su una serie di dati, li usa per aggredire tutti i temi legati alla parità delle persone transgender ed intersex.
Alcuni dati indicano che circa l’1% della popolazione adulta si identifica come transgender o non binary, con sottogruppi stimati intorno allo 0,33% ciascuno.
Altri informano come è noto che i Minori prepuberi, gli adolescenti e gli adulti Gender Variant sono tre gruppi molto diversi tra loro. Tuttavia i dati dimostrano che solo gli adolescenti superano la quota del 1% negli ultimi anni con progressione elevata ma uguale proporzione tra M, F e NB. Ne parleremo dopo.
Il documento non propone nessuna soluzione per garantire la parità e la partecipazione civile di persone Transgender e Intersex, ma le accusa di ridurre in modo grave, attraverso le politiche radicali riconosciute in diversi Stati occidentali, di essere la causa diretta di maggiori vessazioni per donne e ragazze, incluso le donne lesbiche.
Il percorso dei minori gender variant è complesso. Non tutti i bambini che mostrano comportamenti o identità di genere non conformi da piccoli diventeranno persone transgender in età adulta, ma questo non significa che i loro vissuti non meritino ascolto e sostegno.
È altrettanto vero che una parte significativa degli adolescenti gender variant confermerà invece nell’età adulta un’identità trans. Per questo è fondamentale un accompagnamento personalizzato e multidisciplinare, che includa supporto psicologico, familiare ed educativo.
Questo contrasta con molte richieste delle associazioni transgender che hanno ottenuto modifiche radicali in altri Stati occidentali, quelle criticate come pericolose dal documento delle Nazioni Unite.
Sul piano medico il documento è impreciso o omissivo.
È bene distinguere: non si praticano mai chirurgie sui minori in Italia; solo negli adolescenti possono essere utilizzati in casi selezionati i bloccanti puberali, che sono reversibili, o trattamenti ormonali Cross-Sex nelle fasi successive ad un’attenta valutazione clinica. Le linee guida internazionali (SOC-8) sottolineano che ogni intervento deve essere graduale, proporzionato e inserito in un percorso condiviso tra equipe multidisciplinari, ragazzi e famiglie. Tutto questo è negato dal documento delle Nazioni Unite che stronca le terapie per persone gender variant in conseguenza degli effetti collaterali, senza nessuna loro valutazione clinica e soprattutto senza considerare i danni da autoterapia quando i centri multidisciplinari siano troppo lontani o la burocrazia renda impossibile l'accesso alle cure richieste.
Altra questione.
È noto che le persone transgender presentino tassi più elevati di ansia, depressione, disturbi della condotta alimentare, uso di sostanze e rischio suicidario. Questi dati non vanno interpretati come una fragilità intrinseca, ma come effetto dello stigma, della discriminazione, della mancanza di sostegno sociale e delle difficoltà di accesso ai servizi. Infatti aumentano in caso di ostacoli burocratici al riconoscimento della propria identità o di terapie riparative. Numerosi studi dimostrano che un percorso di affermazione di genere, anche medico per gli adolescenti e chirurgico solo per gli adulti, quando richiesto, riduce significativamente questi rischi.
Purtroppo le terapie riparative in Italia sono sostenute in modo indiretto anche dalle note AIFA e dal recente ddl sulla Triptorelina.
Viene invece citata la dimostrata influenzabilità degli adolescenti con tratti Autistici nel riconoscersi come gender variant sulla base di una narrazione stereotipata. Questo criterio viene esteso a tutti i Minori Gender Variant sulla base dei dati statistici.
Non possiamo negare questo punto e citiamo anche questo studio USA
E questo studio Europeo
Entrambi mostrano l''aumento solo di adolescenti gender variant sia qualcosa da monitorare.
Non esistono e non sono proposti studi scientifici nel merito da parte del documento, che usa questo dato di fatto solo per affermare che esiste una influenza sociale che aumenta in caso di Incongruenza di genere tra i minori e non solo tra quelli con tratti Autistici. Anche su questo punto le proteste delle associazioni transgender sono deribricate come inopportune o peggio, perché di fatto non c'è relazione alcuna tra minori e adulti transgender se non in pochi casi.
Un ulteriore problema che non è trattato dal documento è la scarsità di centri specializzati e le liste d’attesa molto lunghe, che espongono i ragazzi e le loro famiglie al rischio di soluzioni improvvisate o di automedicazione. Per questo sarebbe necessario aumentare l’offerta di servizi multidisciplinari in ogni territorio.
La tutela dei minori gender variant è della famiglia e dei professionisti sanitari. Non essendo omogenei agli adulti transgender le proteste delle associazioni transgender sono automaticamente configurate come indebita ingerenza o peggio.
Questo documento è stato costruito trovando validità scientifica a tutte le tesi riportate dalle cosiddette TERF, da chi si inventa la Teoria Gender e in Italia anche da Arcilesbica.
Di fatto questo documento garantisce le politiche oppressive soprattutto verso i minori gender variant perché accusa le associazioni transgender di aver causato violenza a donne, ragazze e donne lesbiche.

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