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Coronavirus, persone transgender e loro partner 

L’emergenza #Coronavirus non risparmia nessuna categoria di persone. E’ necessario che anche noi, persone #transgender e loro #partner, ci sentiamo responsabili della nostra e dell’altrui salute. La prima cosa da capire è che il panico è ingiustificato esattamente come il razzismo. STOP RAZZISMO e STOP PANICO. Lavatevi le mani, pulite le superfici e copritevi naso e bocca se tossite o starnutite e gettate subito in spazzatura i fazzoletti. Non toccate a nessuno viso, occhi e bocca quando siete per strada, prima di lavare le mani. Queste sono precauzioni che valgono contro tutte le infezioni aeree. Sono semplici ed efficaci. E’ tuttavia necessario evitare contatti con persone provenienti dalle aree focolaio dell’infezione italiana (i comuni della bassa lodigiana e Vo’ in veneto in primis, gli altri in foto). La diffusione del virus avviene per contatto diretto o ravvicinato solo attraverso le microgoccioline di saliva o altri fluidi provenienti dalle alte vie. Va da sé che il bacio, il sesso orale, essere Sex Worker o fare sesso con Sex Worker, ma solo se c'è il contatto diretto con persone affette dal virus, può essere causa di infezione. Il rischio maggiore in caso di quarantena per le persone transgender è quello di restare isolate e senza ormoni, nel caso ne facessero uso. La solitudine e l'isolamento sociale sono ancora un dramma al quale si deve fare fronte, ad esempio con videochiamate piuttosto che in chat. Procurarsi gli ormoni per i 14 giorni di quarantena e farlo subito presente a chi la predispone è necessario come farsi procurare cibo a sufficienza. Andare in discoteca è pericoloso solo nelle zone attualmente a rischio. Se avete avuto contatti negli ultimi 14 giorni con persone che risiedono nelle aree a rischio, siete obbligate/i a segnalarlo alla vostra ASL attraverso il 118 o il 112, che provvederà a mettervi in isolamento domiciliare per 14 giorni. La procedura per individuare se una persona è affetta da COVID-19 prevede triage telefonico con il 112 o 118, individuazione dei casi a rischio, e isolamento domiciliare. Dopo di che si procede alla diagnostica specialistica. Ad oggi la maggior parte dei controlli sono risultati negativi ma i media e i social hanno spesso procurato allarme ingiustificato. STOP AD ALLARMISMO Se una persona fa un controllo è generalmente una persona fobica o una persona con l'influenza. A meno non siate gravi non sarete ricoverate/i. Se il test è negativo sarà sospesa la quarantena. L'80% di chi è sintomatico guarisce in 2 giorni. Siccome anche l'influenza A ed altre patologie sono mortali ricordate di praticare i VACCINI contro Tetano, Influenza, HCV, HPV, HAV, Meningococco, Pneumococco.




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