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Coronavirus e Maschi Gay o Bisex

L’emergenza #Coronavirus non risparmia nessuna categoria di persone. E’ necessario che anche noi, maschi #gay o #bisex, ci sentiamo responsabili della nostra e dell’altrui salute. La prima cosa da capire è che il panico è ingiustificato esattamente come il razzismo. Nessun bambino sotto i 10 anni risulta morto in Cina dove c'è il 90% dei malati e sono gli anziani ad essere a maggior rischio, come per l'influenza comune (in foto la mortalità del coronavirus per fascia d'età e per presenza o meno di patologie invalidanti, dallo studio epidemiologico in Cina). Inoltre nessun migrante e nessun cinese è malato in Italia, quindi STOP RAZZISMO e STOP PANICO. Lavatevi le mani, pulite le superfici e copritevi naso e bocca se tossite o starnutite e gettate subito in spazzatura i fazzoletti. Non toccate a nessuno viso, occhi e bocca quando siete per strada, prima di lavare le mani. Queste sono precauzioni che valgono contro tutte le infezioni aeree. Sono semplici ed efficaci. E’ tuttavia necessario evitare contatti con persone provenienti dalle aree focolaio dell’infezione italiana (i comuni della bassa lodigiana e Vo’ in veneto). La diffusione del virus avviene per contatto diretto o ravvicinato solo attraverso le microgoccioline di saliva o altri fluidi provenienti dalle alte vie. Va da sé che il bacio, il sesso orale, essere un escort o fare sesso con escort, ma solo se c'è il contatto diretto con persone affette dal virus, può essere causa di infezioni delle vie aeree. Altrettanto rischioso è frequentare luoghi chiusi e affollati come saune, discoteche o eventi ma solo nelle Regioni attualmente a rischio. Alcuni Comuni per fronteggiare il panico e ridurre i contatti involontari con persone provenienti dalle aree a rischio hanno sospeso gli eventi in piazza. Per coloro che hanno una relazione a distanza o usano #Grindr e alte chat gay per incontri, va evidenziato che se avete avuto contatti negli ultimi 14 giorni con persone che risiedono nelle aree a rischio, siete obbligati a segnalarlo alla vostra ASL attraverso il 118 o il 112, che provvederà a mettervi in isolamento domiciliare per 14 giorni. Non è necessario fare Coming Out, se vi sentite in difficoltà, ma è importante dire di essere stati in contatto con persone delle aree a rischio. La procedura per individuare se una persona è affetta da COVID-19 prevede triage telefonico con il 112 o 118, individuazione dei casi a rischio, e isolamento domiciliare per tutti i conviventi. Dopo di che si procede alla diagnostica specialistica. Ad oggi la maggior parte dei controlli sono risultati negativi ma i media e i social hanno spesso procurato allarme ingiustificato. STOP AD ALLARMISMO Se una persona fa un controllo è generalmente una persona fobica o una persona con l'influenza. A meno che voi o qualche parente non siate gravi nessuno sarà ricoverato. Se il test è negativo sarà sospesa la quarantenne, che dura comunque solo 14 giorni. Siccome anche l'influenza A ed altre patologie sono mortali ricordate di praticare i #VACCINI esistenti contro Tetano, Influenza, HCV, HPV, HAV, Meningococco, Pneumococco.




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