Oggi parliamo di nuovo di Anagrafica Inclusiva attraverso questa lettera in inglese di un gruppo di professionist3 italian3:
Il problema fondamentale è la raccolta di Dati SOGI (sex orientation and gender identity minorities) che come AMIGAY abbiamo chiamata anche Anagrafica Inclusiva LGBTI o Sex & Gender Orienteering.
L'obiettivo è ottenere nelle cartelle cliniche, soprattutto elettroniche, di un Indicatore in Anagrafica che permetta di ottenere anche I'm Italia dati epidemiologici sulle persone LGBTI.
La domanda più semplice è:
Sei una persona LGBTI? SI No
Può essere utile una seconda domanda per capire le interazioni farmacologiche in persone Transgender:
Fai uso di Ormoni Cross-Sex?
Ovviamente questo non permetterà di avere dati sulle decine di sottogruppi LGBTI, ma questo sarebbe anche inutile perché caselle identitarie vuote o con numeri bassissimi non avrebbero nessuna rilevanza in epidemiologia.
Inoltre le identità sono... infinite... perché siamo 8 miliardi di individui diversi.
Occorre avere dati aggregati per le persone LGBTI per ottenere invece una visibilità della comunità (attesa essere tra il 2 e il 10% se consideriamo i dati internazionali).
Anche se i numeri sarebbero intorno al 1% o meno della popolazione, evidentemente è importantissimo in Sanità avere dati epidemiologici sulla popolazione che fa uso di Ormoni Cross-Sex e non solo quella piccola parte seguita dagli scarsi centri pubblici.
Questi due dati iniziali permetteranno di sviluppare una mole di conoscenze scientifiche per la programmazione sanitaria e da qui si potranno poi iniziare studi su sottogruppi rilevanti.
L'immagine, tratta dall'articolo e tradotta in italiano ricalca i 22 Protocolli Sanitari che AMIGAY chiese si modificare per garantire i Diritti Sanitari alle persone LGBTI in Italia.
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