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Questionario sulle Discriminazioni Sanitarie per Orientamento Sessuale e Identità di Genere

Stiamo raccogliendo con i Moduli di Google delle testimonianze sulle Discriminazioni in Sanità per Orientamento Sessuale e Identità di Genere.



Raccogliamo anonimamente le vostre storie.

Anche quelle del Personale Sanitario.



Ci farebbe piacere condividere attraverso le vostre mailing list, la vostra rivista online o un vostro sito il link per darne divulgazione:



Le poche storie raccolte finora sono comunque terribili, di disinformazione ma soprattutto di maltrattamenti omo-lesbo-trans fobici espliciti contro pazienti LGBTI.


Eccone i dettagli riassunti:


1) Le poche persone lesbiche e gay o bisex che hanno risposto hanno potuto anche ricevere una valutazione dei propri specifici fattori di rischi sanitari e confrontarsi con essi. Nel farlo è emerso soprattutto il fattore di rischio Tabagismo, praticamente in tutte le risposte tranne una. L'obesità o le ovaie policistiche per le donne lesbiche o bisex e il mancato uso della PREP, anche per pregiudizi ma soprattutto per paura dei pregiudizi, nei maschi gay o bisex, sono il secondo dato rilevante. Le storie di discriminazione narrate sono gravissime. Le donne lesbiche o bisex sono state generalmente rifiutate o maltrattate al PAP Test o Mammografia o hanno dovuto inutilmente fare test della gravidanza. Nessuna ha denunciato e molte hanno rinunciato a richiedere ulteriori cure sanitarie per paura di ulteriori umiliazioni. Solo una persona ha capito l'importanza del fare subito Coming Out con il personale sanitario.


2) Per i maschi gay o bisex i maltrattamenti sono avvenuti in Proctologia, dove sono stati umiliati per avere rapporti anali con l'effetto anche della dilazione degli interventi. In un caso uno psichiatra al pronto soccorso ha confuso effeminatezza in una persona bisex dichiarata con incongruenza di genere per stigmatizzare il paziente come affetto in quanto transgender (che non era) come un malato di mente, mentre il problema era l'etilismo causato dal Minority Stress, che tutti questi operatori sanitari hanno evidentemente ulteriormente aumentato. Nessuno ha fatto nessuna denuncia, molti hanno rinunciato a richiedere ulteriori cure sanitari per paura di ulteriori maltrattamenti.


3) Un genitore di persona transgender ha risposto invece della mancata accoglienza presso il centro per la transizione di genere al Niguarda, dove il o la referente, una persona in pensione, ha fatto attendere quasi due anni prima di rifiutare comunque l'accesso alle terapie ormonali, prima per minorenni e poi per maggiorenni. La persona ha dovuto pagare un professionista privato per poter iniziare la terapia sostitutiva solo a 19 anni.


4) Anche il personale sanitario LGBTI ha partecipato con le storie osservate o subite in prima persona. Generalmente le poche risposte ricevute sono di persone che non hanno neanche fatto Coming Out, una delle quali pensa di dover cambiare posto di lavoro e solo una persona, quella che ha fatto Coming Out è stata anche capace di aiutare una paziente transgender gravemente discriminata.durante una risonanza magnetica I maltrattamenti osservati sono continui e si registrano come maltrattamenti allo stesso operatore sanitario paralizzato perché non ha fatto Coming Out nella impossibilità di dichiararsi per paura di subire peggiori maltrattamenti in prima persona, quando non sia già vittima dei colleghi.


Pensiamo che le cause siano la mancata formazione nelle specifiche della Medicina Psicologia e Infermieristica di Genere LGBTI e se vogliamo anche semplicemente la buona vecchia educazione o proprio almeno il rispetto di base della persona LGBTI, ma anche l'assenza di queste specifiche nella deontologia professionale dei Medici :


1) diritto al supporto al Coming Out per Orientamento Sessuale e Identità di Genere, che già è esplicitato nella deontologia di infermieri e psicologi)


2) divieto di Terapie Riparative


3) divieto di Mutilazioni Genitali ai Neonati Intersex


Il SSN si rifiuta anche di utilizzare un qualsiasi sistema di rilevazione dati su Orientamento Sessuale e Identità di Genere, per cui non abbiamo nessun dato epidemiologico sulla salute generale delle persone LGBTI ed ovviamente non esistono dati sul Bilancio di genere del personale sanitario LGBTI in Italia perché tutte le rilevazioni sono solo M/F.


In Italia per adesso vige infine ICD-9CM che in modo esplicito dice ancora che l'omosessualità e il transgenderismo sono malattie di mente, nonostante sia obsoleto dal 17 maggio 1990 e sia disponibile ICD-11 almeno dal 2020.


Abbiamo bisogno di ulteriori dati e delle vostre storie.

Potete anche scriverci su amigayonlus@gmail.com e iscrivervi se siete personale sanitario o studenti di facoltà sanitarie LGBTI o friendly scaricando i moduli dal sito https://amigayonlus.wixsite.com/website


Resta tuttavia centrale l'importanza di divulgare questo link sul questionario sulle Discriminazioni Sanitarie per Orientamento Sessuale e Identità di Genere:


Grazie per la vostra disponibilità.




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