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Formazione in Infermieristica di Genere LGBTI

Questo lavoro brasiliano di Infermieristica di Genere LGBTI riassume un metodo fondamentale per garantire la scientificità dei materiali che dovrebbero costituire il Curriculum formativo del personale Infermieristico a tutela dei pazienti LGBTI:



Il metodo ha portato all'individuazione di una letteratura scientifica ed a capire che sono fondamentali i Casi Clinici ed i Focus Group come metodo di apprendimento anche empatico della relazione tra personale Infermieristico e pazienti LGBTI. 


Il linguaggio, il rispetto dell’identità di genere e delle relazioni affettive sono ovviamente l'elemento percepito dalle persone LGBTI come le più importanti ma occorre poi che il personale Infermieristico sappia quali siano le esigenze sanitarie da trattare altrimenti non serve a nulla aver creato un ambiente accogliente e affermativo. 


La Salute Mentale, il Minority Stress, il Tabagismo e l'abuso di Alcolici o Stupefacenti rappresentano un primo screening fondamentale soprattutto per le persone più vulnerabili socialmente come le persone Transgender. 


Per i maschi gay o bisex o partner di donne transgender o sex workers può essere un grave problema che trascina con sé il maggior rischio cardiovascolare e di malattie sessualmente trasmesse tra cui HIV.


L'assenza di accoglienza affermativa riduce la possibilità anche per le donne lesbiche o bisessuali di accedere a PAP test e Mammografia, alla verifica di PCOS e malattie tiroidee correlate all'obesità o al maggior tabagismo e abuso di alcolici correlati alla maggiore emarginazione sociale e familiare. 


Le persone Transgender inoltre possono fare uso di ormoni e chirurgie estetiche senza controllo medico, con un immediato rischio per la loro vita.






Passiamo alla metodologia dello studio


In primo luogo una valutazione detta PICo (popolazione Infermieristica, Interventi didattici, Contesto lavorativo dei servizi sanitari.

Un secondo passaggio è stata la ricerca della letteratura scientifica in Infermieristica di Genere LGBTI. 

Il terzo livello è stata la categorizzazione delle informazioni trovate rispetto alla loro significatività (metanalisi, review o casi clinici singoli, studi qualitativi avendo ovviamente importanza diversa tra loro).

Il quarto è stata la verifica per ogni studio della sua validità secondo la check list JBI che riporttiamo in inglese in coda.

Gli elementi principali degli studi che hanno dimostrato cosi di essere più significativi sono stati usati per costruire una Bibliografia essenziale, che subito ha mostrato la enorme varietà di contenuti in molti diversi contesti sanitari (dal pronto soccorso alla chirurgia, dalla salute mentale alla cardiologia, dalla traumatologia all'oncologia ecc.)

L'ultimo passaggio è ovviamente l'organizzazione progressiva di Corsi di Formazione in Infermieristica di Genere LGBTI,  che al momento in Italia sono del tutto assenti.





Ecco il metodo di valutazione JBI: 


Q1 - Is it clear in the study what is the ‘cause’ and what is the ‘effect’ (i.e. there is no confusion about which variable comes first)? Q2 - Were the participants included in any comparisons similar? Q3 - Were the participants included in any comparisons receiving similar treatment/care, other than the exposure or intervention of interest? Q4 - Was there a control group? Q5 - Were there multiple measurements of the outcome both pre and post the intervention/exposure? Q6 - Was follow up complete and if not, were differences between groups in terms of their follow up adequately described and analyzed? Q7 - Were the outcomes of participants included in any comparisons measured in the same way? Q8 - Were outcomes measured in a reliable way? Q9 - Was appropriate statistical analysis used?

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