Forse la realtà è più complessa dal punto di vista sanitario, ma in ogni caso servono in ogni ASL centri multidisciplinari di professionisti esperti per il supporto ai genitori e minori Intersex: Psicologi, Urologi, Neuropsichiatri infantili, bioeticista, Endocrinologi pediatri...
Questo lavoro scientifico mostra, come anche altri in passato, che non tutte le persone Intersex si lamentano delle modifiche chirurgiche ma solo quella minoranza, generalmente con cromosomi XY, per la quale l'errore di valutazione del sesso/genere alla nascita può raggiungere il 30%.
Al contrario le persone Intersex nate con cromosomi XX quasi sempre si sentono a proprio agio nel corpo modificato precedentemente.
Inoltre l'articolo spiega che se alcune operazioni, come una Uretra beante, devono essere realizzate alla nascita per garantire la salute del neonato Intersex, altre, come la sottrazione dei testicoli ritenuti, come dimostrato anche in altri articoli di Oncologia, non possiamo dimostrare che siano sempre necessari.
Sicuramente è necessario il supporto ai genitori cui nessuno ha mai detto che circa l'1% della popolazione nasce Intersex e il centro esperto multidisciplinare deve garantire nei confronti dei neonati intersex la possibilità di scelta consapevole migliore secondo le loro volontà e non su basi ideologiche o senza il loro consenso.
Un neonato non può dire niente.
L'adulto che parli direttamente delle scelte operate contro la sua volontà potrebbe semplicemente essersi adattato ad una condizione ormai irreversibile.
Sappiamo però che i minori già dopo i 3 anni e di solito tra i 5-7 anni sanno parlare di sé in modo appropriato confermando la propria identità di genere.
Le operazioni precoci allora potrebbero essere realizzate in modo differente e differenziato dopo o prima che il minore abbia potuto confermare il proprio genere?
L'articolo sottolinea ancora una volta come le richieste delle associazioni non sempre corrispondano a quelle effettive della popolazione, in questo caso Intersex, quando studiata in modo estensivo o col metodo della Anagrafica Inclusiva LGBTI.
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