Dottore e Dottoressa?
Sindaco e Sindaca?
Cosa ne pensate?
Quanto pesa l'uso di parole forzate nel neutro, che in italiano di solito non esiste, nell'uso corrente rispetto agli stereotipi di genere?
Ossia... sindaca dà fastidio perché è una parola desueta o perché sarebbe diversa da sindaco nell'espletare lo stesso lavoro?
Al contrario ci siamo abituati a dottore e dottoressa...ma ci sono voluti decenni eppure chirurgo è ancora solo un maschio... E donna chirurgo sono due parole...
Quindi dottore e dottoressa sono due lavori diversi?
Ed essere donna rende diverso il modo di fare il sindaco o il chirurgo?
Le parole diventate neutro dimostrano la parità a differenza di quelle separate per genere come poeta/poetessa?
Se preferite il neutro sindaco o ingegnere, allora non ci sono più differenze tra il pensiero al maschile e al femminile?
Qui c'entra la filosofia...
Almeno due secoli di pensiero al femminile, da Anna Freud a Simone de Beauvoir, lesbica ed eterosessuale, a Stein e Klein, lesbica e eterosessuale, ma anche in letteratura Woolf e Atwood, lesbica e eterosessuale...
Insomma le tre teorie del femminismo...
1) Le donne sono diverse e migliori perché accolgono invece di aggredire.
2) Le donne sono diverse e in difficoltà, per cui servono quote rosa per garantire parità di accesso.
3) Le donne sono uguali se hanno le stesse opportunità (se studiano e fanno il militare, scriveva Woolf nelle tre ghinee...)
Ovviamente la cultura passa attraverso le parole di Genere, Femminile, Maschile, Neutro ed Lgbt...
E pesano...
Se dico dottoressa offendo un medico maschio ma se dico dottore ad una donna funziona come astronauta o sindaco.
E al plurale?
Perché non tutti i contesti sono uguali e al plurale, cioè a seconda del contesto e del numero di donne o persone a cui si arriva è diverso il senso.
I sindaci sono al 90% uomini... allora essere donna è oggettivamente diverso...al plurale...
E per le donne chirurgo o astronauta? E per gli uomini casalinghi o domestici? E per le persone transessuali soprattutto in ogni lavoro? E per un calciatore gay?
Le parole diventate neutre, perché siamo tutti uguali, sono una convenzione contro la quale si scagliano comunque molte persone da destra e da sinistra.
E se c'è una differenza...
Qual è? È importante dirla? Se non la dico scompare? Allora il neutro è una convenzione per ridurre le differenze reali?
A seconda del contesto e poi del vissuto (madre chirurgo, padre infermiere... oppure padre dottore e madre infermiera) ci sono differenze psicologiche e archetipe?
Troppo... Non mi addentro. Torniamo agli usi comuni.
Quindi dottoressa è sempre un'offesa anche per le donne perché non sono ugualmente dottore?
La poeta , la dottore, d'altra parte suona desueto esattamente come la sindaca o la ingegniera.
Infermiere, Infermiera? Se giustamente qualcuno critica mammo che non ha luogo se non nelle sue fantasie omofobe, e se non volete sindaca o dottoressa, uno perché desueto l'altro perché marca una differenza inesistente nonostante sia d'uso comune, allora avrai: lo infermiera , il maestra , la professore, il casalinga, il domestica...
La lingua segue regole di economia, di fonetica e di semantica, mentre appare una trasformazione ed una evoluzione continua...
Regole e suoni cambiano in un secolo, oggi forse anche più velocemente...
Due secoli di emancipazione femminile e cinquanta anni di emancipazione Lgbt (in Italia solo settanta e trenta) modificano la lingua e il pensiero, e la costruzione sociale e psicologica sono costruzioni semantiche (Wiggtestein e Deridda, gay ed eterosessuale...)
Adesso argomentate voi...
Non opinioni e like, ma argomentazioni di senso compiuto e condivisioni del tema!
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