In qualità di Presidente di AMIGAY aps, medici e personale sanitario LGBTI e friendly, in relazione alla notizia sulla condanna del Ministero della Giustizia per la vicenda della visita psichiatrica imposta ad un agente penitenziario, accusato di molestie, per valutare la sua omosessualità, affermiamo che tale condizione da decenni non è più considerata una malattia mentale e non è materia di valutazione diagnostica da parte di psicologi o psichiatri.
Eterosessualità, Omosessualità e Bisessualità sono solo varianti della sessualità umana.
A tutt’oggi, purtroppo, il mancato riconoscimento, nel Fascicolo Sanitario Elettronico dell’ICD10 o ICD-11, e l’uso della versione ICD-9CM, che prevede la diagnosi di malattia mentale per le persone LGBTI in quanto tali, impedisce la piena depatologizzazione dell’omosessualità, della bisessualità e del transgenderismo.
Risulta opportuno quindi modificare tali criteri aggiornando l’uso dei Manuali di Classificazione dei Disturbi ed organizzare corsi di formazione per il personale sanitario delle case circondariali per garantire la tutela della Salute Mentale di tutti i cittadini se Omosessuali, Bisessuali e più in generale LGBTI, anche quelli privati della libertà, affinché ogni abuso diagnostico venga completamente escluso dalla professione sanitaria.
Manlio Converti
Presidente AMIGAY aps
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