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Accoglienza in Urologia

Questo importante e semplice articolo di revisione della questione Cancro alla Prostata (KP) nelle persone LGBTI inizia con una lista di informazioni utilissime per #Urologi e #Oncologi:



1) La diversità del ruolo sessuale Gay/Bisex è legata ad ulteriore stigma ma necessita l'attenzione alle esigenze richieste e la proposta di diversificazione;

2) Essere monogami, in coppia aperta, single o promiscui cambia ulteriormente le esigenze;

3) L'uso del Popper è controindicato nel caso di uso di inibitori del PDE-5 (Viagra) per l'elevato rischio cardiovascolare;

4) La consapevolezza del ruolo sessuale della prostata è ovviamente maggiore;

5) L'uso di lubrificanti anali e clisteri è frequente, più raro il fisting;

6) I pazienti che oggi soffrono di prostatite o KP sono tra il 2 e 5% solamente perché appartenenti alla fascia di età di sopravvissuti ai maggiori maltrattamenti omo.transfobici, al maggior tasso suicidario, al periodo di mortalità per HIV HAV ed HBV;

7) Gli Urologi parlano solo di sessualità attiva con donne e questo aumenta l'invisibilità ed impedisce l'accesso ai servizi di prevenzione, diagnosi e cura;

8) Sono ancora più rare le donne Transgender studiate per KP sia per il ruolo protettivo di orchettomia e estrogenoterapia, sia per la maggior mortalità all'epoca dell'epidemia di HIV o suicidio, sia per la minore attenzione alla propria salute essendo l'Urologia un luogo stigmatizzante al maschile;

9) L'uso di cartelle elettroniche con Anagrafica Inclusiva chiesta a chiunque aumenterebbe il Coming Out e faciliterebbe gli Urologi nel riconoscimento dei pazienti Gay/Bisex, creando subito una relazione migliore;

10) Le persone Gay/Bisex hanno maggiori fattori di rischio per tumori, come la Nicotina, HPV/HIV, Alcolici, esposizione al sole, stress...ma anche fattori a favore come la migliore forma fisica media e la maggior attenzione alla complessità della sessualità;

11) I pazienti affetti da KP, essendo selezionati dai suddetti fattori inclusa la resilienza all’omofobia sanitaria, ed avendo maggior confidenza con la propria prostata, mostrano in questi studi punteggi migliori nonostante siano arrivati più tardi alla diagnosi, ma lamentano maltrattamenti e omofobia;

12) Nella attuale fascia d'età molte persone gay sono single, più povere e non hanno supporto sociale, mentre quelle bisex possono essere sposate con donne ed avere una migliore integrazione socioeconomica;

13) Il 20% in questa fascia d'età negli USA sono HIV+ e sono più consapevoli dei percorsi sanitari, tanto da contrattare ogni singolo passaggio;

14) Sarebbero utili gruppi di auto-aiuto, anche per aumentare la possibilità di ComingOut anche in questa fascia d'età.


Fine parte 1




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